venerdì 31 maggio 2013

Riutilizziamo l'Italia

Il WWF Italia ha pubblicato il primo “manuale di difesa” contro l’aggressione al nostro territorio e paesaggio. Lo studio, intitolato Riutilizziamo l’Italia - Report 2013: dal censimento del dismesso scaturisce un patrimonio di idee per il Belpaese, è scaricabile gratuitamente e costituisce la pubblicazione più completa mai uscita in Italia sul consumo di suolo e sulla rigenerazione del territorio e del tessuto urbano del nostro Paese.

In parole povere, è un vademecum sul recupero e il riuso delle aree dismesse o degradate che il WWF ha messo a disposizione di quanti - cittadini, associazioni, movimenti, ma anche Pubbliche Amministrazioni - vogliano davvero fare la differenza e cimentarsi su quella che è la vera sfida per il progresso del Paese: la salvaguardia dell'ambiente e del paesaggio.

Il manuale consta di 230 pagine (eh si... la conoscenza richiede studio e impegno), ed è suddiviso in quattro parti:
  1. Il censimento WWF ed i temi emergenti del dibattito nazionale
  2. Il riuso come rigenerazione ecologica e paesaggistica
  3. Il riuso e i nuovi paradgmi del governo urbano
  4. Le aspettative e la partecipazione dei cittadini
Contiene 38 interventi di chi, dentro e fuori dalle università, sta riflettendo sul consumo del suolo e sulle strategie per combatterlo. Tra questi, Paolo Berdini dell’Università Tor Vergata, Francesca Calace del Politecnico di Bari, Alessandro Dal Piaz dell’Università di Napoli, Andrea Filpa dell’Università Roma Tre, Enrico Fontanari dello IUAV, Manlio Marchetta dell’Università di Firenze, Simone Ombuen dell’Università Roma Tre, Bernardino Romano dell’Università dell’Aquila, Michele Talia dell’Università di Camerino, Maria Cristina Treu del Politecnico di Milano, Maria Rosa Vittadini dello IUAV, Alberto Ziparo dell’Università di Firenze.

Si tratta di una lettura illuminante, di una di quelle fonti di conoscenza cui parecchi - in particolar modo Sindaci, Assessori e Consiglieri vari - farebbero bene ad attingere prima di aprire bocca per sparare le solite cazzate sviluppiste.

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