martedì 26 giugno 2012

Il delirio della discarica a Quarto della Zolforatella.

I toponimi hanno un senso, dovrebbero averlo.

Se un luogo del nostro territorio si chiama Quarto della Zolforatella, un motivo ci dovrà pur essere. E, nella fattispecie, il motivo è che tale luogo è un sito esalativo di gas vulcanici: una bellissima facies del territorio che racconta, già all'occhio nudo, dell'antica storia vulcanica del nostro territorio.

Per di più Quarto della Zolforatella è parte della Riserva Naturale di Decima Malafede, uno degli ultimi luoghi di straordinario pregio ambientale a ridosso della città di Roma.

La paventata possibilità di realizzazione di una discarica in questo sito parla non solo dei soliti biechi appetiti che i signori della mondezza, e i loro sodali in politica, mettono in campo senza scrupolo alcuno quando si tratta di fare tonnellate di quattrini, ma parla anche della più completa e delirante idiozia di questi. Una idiozia che, se perpetrata, non potrebbe che essere ascritta al più squallido dei comportamenti criminali.

Il nostro compagno pometino, il geologo Antonio di Lisa, ha preparato un'agile dossier sulla vicenda dove illustra sinteticamente tutte le emergenze e le criticità ambientali di questo formidabile pezzo di territorio che merita di essere studiato e valorizzato a fini turistici, ambientali e culturali e non certo di diventare sito di una discarica che finirebbe per trasformarsi in un vero e proprio eruttatoio di spazzatura.

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