giovedì 1 agosto 2013

La Porta e il Castello di Pomperano a San Donato

Sul crinale del monte che sovrasta San Donato di Tagliacozzo si trovano i resti dell'antico Castello detto di Pomperano: tale era il toponimo arcaico di quelle terre.

I resti della fortezza si ergono a circa 1200 metri sul mare, in un contesto di rada montagna battuta da un vento fresco profumato di origano e timo selvatici semplicemente incantevole. Al castello si può accedere dal lato nord, seguendo una mulattiera sino ad incrociare gli sparsi resti della strada originale. Ma è anche possibile, e il video lo testimonia, una ben più avventurosa "scalata delle mura" dal lato sud, lungo dei sentieri pastorali davvero segreti, che si snodano agilmente fra il labirinto dei ruderi di mura, torrioni e interni.

Inoltre la salita da sud consente di incontrare un piccolo nucleo medievale oggi abbandonato detto La Porta, che per posizione e toponimo si qualifica come l’antico accesso alla struttura difensiva.

Nella Marsica tra X e XI secolo furono costruite una grande quantità di strutture fortificate come questa. La maggior parte furono il frutto dell’opera dei Conti dei Marsi. Questa famiglia comitale d’origine franca vantava discendenze nientemeno che da Carlo Magno e giunse in Italia al seguito del Re Ugo di Provenza. Il ramo della Casata che governava su queste terre ascese alla fama grazie a Berardo I divenuto conte a metà del X secolo.

Ancora oggi Berardo, Berarda, ed i loro diminutivi Berardino e Berardina sono nomi piuttosto diffusi nel paese.



La prima menzione del Castello che sovrasta San Donato risale al 1057 quando nei Privilegi di Papa Stefano IX al Vescovo dei Marsi Pandolfo viene citato il castrum di Pomperano. Il termine Pomperano era utilizzato fin dal X secolo per identificare l’area dell’attuale borgo di San Donato e di Poggio Filippo.

Nel 1067 il castello è nuovamente nominato quale residenza del conte dei Marsi Oderisio II. Egli afferma di essere «...abitator sum in castellu qui Pomperanu vocatur» e cita anche la presenza della chiesa di Sant'Erasmo in «ipso territorio de Pomperano in loco ubi Petra dicitur».

Ancora a metà del XII secolo il castello è sotto il controllo dei Conti e in particolar modo di Berardo che si definisce "Conte di Sancto Donato e Podium de Sancto Ausino", cioè di Poggio Filippo segnando la scomparsa del termine Pomperano a favore delle due nuove denominazioni.

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