
La tecnica è relativamente nuova, ma si hanno già dati a sufficienza per capire di quanto possa essere deleteria. Il fracking consiste, fondamentalmente, in perforazioni idrauliche le quali una volta arrivate in profondità piegano e corrono parallelamente al terreno; nei buchi creati, viene pompato ad alta pressione un po' di tutto, a seconda della "ricetta" del perforatore, che, essendo segreto commerciale, non si può sapere.
Nonostante ciò, si è venuti lo stesso a conoscenza dell'elenco degli elementi delle sostanze iniettate insieme all'acqua (almeno quattro milioni di litri per pozzo) e alla CO2 ed è impressionante: un elenco di sostanze pericolose da smaltire, normalmente in maniera rigorosissima, che in questo caso sono iniettate a fiumi nel suolo.
Tutta roba che finisce nelle falde sottostanti, mentre nelle case vicine ai giacimenti può capitare che esca il gas dal rubinetto dell'acqua e molto altro si liberi in atmosfera. Tutte sostanze che rimangono alla collettività insieme all'acqua contaminata una volta che le compagnie avranno chiuso i pozzi e raccolto i profitti. Per non parlare delle voragini nel sottosuolo e della loro influenza sull'assetto idro-geologico e dei piccoli terremoti causati dal fracking.
Da centinaia di casi di terremoto dovuti a prospezioni geologiche alla ricerca di Gas e Petrolio in USA, traiamo conferma della dolosità dei terremoti in Italia, dovuti alla pratica estremamente inquinante del fracking, che dopo aver devastato il bacino del Mississipi ora è ciecamente accettata ed anzi auspicata da una classe politica al più completo sfascio umano ed etico, che tutto fa meno che gli interessi dei cittadini e dell'ambiente in cui, peraltro, essi stessi vivono.
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